The Europe of Cities

March 4, 2025
Rodolfo Pinto
Chief Executive Officer

In the debate on European integration, the focus often centers on EU institutions and national policies. However, a more integrated and innovative Europe is already taking shape in urban centers: cities are now the laboratory where concrete solutions are being tested for a more sustainable, inclusive, and technologically advanced future.

Cities as Innovation Laboratories

From energy transition plans to new urban governance models, European cities are becoming the driving force behind bottom-up integration. Programs like Net Zero Cities, part of the EU Mission for Climate-Neutral and Smart Cities, push local administrations to share best practices on CO₂ emission reduction and energy efficiency. More than 100 European cities are already involved in this initiative, adopting measures ranging from sustainable mobility to the digitalization of infrastructure.

In parallel, the New European Bauhaus promotes a new approach to urban design, combining aesthetics, social inclusion, and sustainability. The project draws inspiration from the principles of the historical Bauhaus to rethink public spaces and housing in a green way, making cities more livable and resilient to climate change.

Cities can also be the first fields of application for advanced, entirely European technologies, from electric mobility to storage systems and software that apply Artificial Intelligence with an ethical approach. European urban centers, in this sense, can be real sandboxes, capable of advancing cutting-edge technologies that can then compete in global markets, but also of ensuring a non-ideological application of innovation. Those who govern cities know that sustainability cannot be achieved without applying it concretely to daily challenges and that digital technology is not the panacea for all ills if it is not accompanied by a renewal of processes and a meticulous capacity-building action.

Cities are simultaneously the place where long-range innovative technologies and policies are tested and the field of application where innovation must be implemented pragmatically, taking into account all its implications on the relevant economic and social parameters.

Inclusion and Sustainability: The Role of Cities in Social Europe

European cities are also redefining social inclusion models. Cohousing and tactical urbanism programs are demonstrating how urban planning innovation can become a tool to reduce inequalities.

From an economic point of view, initiatives such as the European Urban Initiative support the transformation of cities into innovation hubs and startup hubs, ensuring funding and collaboration opportunities between municipalities from different countries. This approach fosters territorial cohesion that goes beyond national borders, strengthening the spirit of a Europe of cities.

The European Value System as a Competitive Advantage

While institutional European integration is often hindered by political divergences, urban integration is progressing at a faster pace thanks to direct cooperation between cities. Networks like Eurocities and C40 Cities demonstrate how the exchange of solutions between mayors and local administrators can bring concrete and immediate benefits.

In a highly uncertain global scenario, where the United States and China raise several doubts about the protection of rights, European cities could experience a new season of attracting brains and talents from all over the world, precisely because of the value system that characterizes Europe and its member states. Until now, American Ivy League universities have attracted talent from all over the world, both for their prestige and their educational offerings, and for their geographical location, in the leading country of the free world where rights and democracy have always allowed for the full development of talent and opportunities.

The Europe of cities today can aspire to inherit this legacy. Our value system is our main competitive advantage, and the sooner companies and universities understand this, the sooner the great chaos we are experiencing can turn into an opportunity.

However, the attraction of talent must be matched by the ability to unleash its potential, leading them to create new businesses and become pioneers of a European technology industry.

Leaving aside the aspects related to common defense, which also represent an inevitable step to make Europe a true power, there is now a need to loosen the reins of regulation. Europe, on the technological and business front, must play an active role in producing entirely European technologies and technological supply chains capable of competing on a global scale.

If at the political and regulatory level the game is played on an institutional level, the repercussions will have their epicenter in urban areas, and it is therefore urgent to address the challenges that will arise here, aware that Madrid, Paris, Rome, and Berlin, Athens and Copenhagen are all nodes of a single fabric and that their ability to innovate, experiment, and share sustainable development models already represents the basis for a united Europe capable of playing a leading role in the world.

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L’Europa delle città

Nel dibattito sull’integrazione europea, il focus si concentra spesso sulle istituzioni comunitarie e sulle politiche nazionali. Tuttavia, un’Europa più integrata e innovativa sta già prendendo forma nei centri urbani: le città sono oggi il laboratorio in cui si sperimentano soluzioni concrete per un futuro più sostenibile, inclusivo e tecnologicamente avanzato.

Città come laboratori di innovazione

Dai piani di transizione energetica ai nuovi modelli di governance urbana, le città europee stanno diventando il motore di un’integrazione dal basso. Programmi come Net Zero Cities, parte della Missione UE per le città climaticamente neutrali e smart, spingono le amministrazioni locali a condividere best practice sulla riduzione delle emissioni di CO₂ e sull’efficienza energetica. Più di 100 città europee sono già coinvolte in questa iniziativa, adottando misure che spaziano dalla mobilità sostenibile alla digitalizzazione delle infrastrutture.

In parallelo, il New European Bauhaus promuove un nuovo approccio alla progettazione urbana, coniugando estetica, inclusione sociale e sostenibilità. Il progetto si ispira ai principi del Bauhaus storico per ripensare spazi pubblici e abitazioni in chiave green, rendendo le città più vivibili e resilienti ai cambiamenti climatici.

Le città inoltre possono essere i primi campi di applicazione di tecnologie avanzate interamente europee, dalla mobilità elettrica a sistemi di storage fino a software che applichino l’Intelligenza Artificiale secondo un approccio etico. I centri urbani europei in questo senso possono essere delle vere e proprie sandbox, in grado di far avanzare tecnologie di frontiera che possano poi competere sui mercati globali, ma anche di garantire un’applicazione non ideologica dell’innovazione. Chi amministra le città sa che la sostenibilità non può essere raggiunta se non applicandola in modo concreto alle sfide quotidiane e che il digitale non è la panacea di tutti i mali se non viene accompagnato da un rinnovamento dei processi e da una certosina azione di capacity building.

Le città sono contemporaneamente il luogo in cui si sperimentano tecnologie e policies innovative di lunga gittata e il campo di applicazione in cui l’innovazione deve essere realizzata in modo pragmatico, tenendo conto di tutte le sue implicazioni sui parametri economici e sociali di riferimento.

Inclusione e sostenibilità: il ruolo delle città nell’Europa sociale

Le città europee stanno anche ridefinendo i modelli di inclusione sociale. Programmi di cohousing e urbanismo tattico, stanno dimostrando come l’innovazione urbanistica possa diventare uno strumento per ridurre le disuguaglianze.

Dal punto di vista economico, iniziative come lo European Urban Initiative supportano la trasformazione delle città in poli di innovazione e startup hub, garantendo finanziamenti e opportunità di collaborazione tra comuni di diversi paesi. Questo approccio favorisce una coesione territoriale che va oltre i confini nazionali, rafforzando lo spirito di un’Europa delle città.

Il sistema di valori europeo come vantaggio competitivo

Se l’integrazione europea istituzionale è spesso frenata da divergenze politiche, quella urbana avanza a ritmi più veloci grazie alla cooperazione diretta tra città. Reti come Eurocities e C40 Cities dimostrano come lo scambio di soluzioni tra sindaci e amministratori locali possa portare benefici concreti e immediati.

In uno scenario globale fortemente incerto inoltre, in cui Stati Uniti e Cina pongono diversi dubbi sulla tutela dei diritti le città europee potrebbero vivere una nuova stagione di attrattività di cervelli e talenti da tutto il mondo, proprio grazie al sistema di valori che caratterizza l’Europa e i suoi stati membri. Fino ad oggi le università americane della Ivy League sono state attrattrici di talenti da tutto il mondo, sia per il loro prestigio e per la loro offerta formativa, che per la loro collocazione geografica, nel paese guida del mondo libero in cui diritti e democrazia hanno sempre consentito uno sviluppo pieno del talento e delle opportunità.

L’Europa delle città oggi può candidarsi a raccogliere questa eredità. Il nostro sistema di valori è il nostro principale vantaggio competitivo e prima aziende e università lo comprendono prima il grande caos che stiamo vivendo può trasformarsi in un'opportunità.

All’attrazione di talenti deve però corrispondere la capacità di liberarne il potenziale, portandoli a creare nuove imprese e a diventare pionieri di un’industria tecnologica europea.

Tralasciando gli aspetti relativi alla difesa comune, che pure rappresentano un passaggio inevitabile per fare dell’Europa una vera potenza, c’è oggi bisogno di sciogliere le briglie della regolamentazione. L’Europa, sul fronte tecnologico e dell’impresa, deve giocare un ruolo attivo per produrre tecnologie e filiere tecnologiche interamente europee e in grado di competere su scala mondiale.

Se a livello politico e normativo la partita si gioca su un piano istituzionale, le ricadute avranno il loro epicentro nelle aree urbane ed è quindi urgente affrontare le sfide che qui si presenteranno, consapevoli che Madrid, Parigi, Roma e Berlino, Atene e Copenhagen sono tutti nodi di un’unica trama e che la loro capacità di innovare, sperimentare e condividere modelli di sviluppo sostenibili rappresenta già oggi la base per un’Europa unita e in grado di ricoprire un ruolo da protagonista nel mondo.

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